L’amarezza per le devastazioni del patrimonio culturale di Algeri – Intervento di Nacera Benseddik, benemerita di tante battaglie

Le Musée National des Antiquités d’Alger à l’épreuve du Hirak[1] (Fig. 1)

Nacéra Benseddik

Lors des bombardements d’Alger, en 1942-1943, le musée ne fut pas épargné par la Luftwaffe (fig. 2) ; heureusement, les collections avaient été évacuées et mises en sécurité en 1939. Le 8 mars 2019, profitant des manifestations populaires pacifiques contre un 5e mandat présidentiel d’Abdelaziz Bouteflika, des casseurs ont investi avec une grande facilité l’enceinte du Musée National des Antiquités au Parc de la Liberté (ex-Galland), saccagé les œuvres exposées dans les jardins et le pavillon d’art islamique, auquel ils ont mis le feu, et dérobé des armes anciennes qui auraient été retrouvées deux jours plus tard dans le parc. Le même après-midi, un assaut similaire à l’Ecole supérieure des beaux-arts, de l’autre côté du boulevard Krim Belkacem, a endommagé des œuvres du Musée National des Antiquités conservées dans son parc depuis 1955.

Fig. 2

Hédi Slim (1935-2019)

Con dolore annunciamo la scomparsa del collega tunisino, il nostro carissimo Hédi Slim: con noi aveva fondato i Convegni de L’Africa Romana partecipando al primo convegno a Sassari nel dicembre 1983 con una relazione su Recherches preliminaires sur les amphitéathres romains de Tunisie. Sua moglie Latifa aveva parlato di un cimitero di bambini a Thysdrus. Sui manifesti e in copertina del primo volume avevamo messo il mosaico dei Navicularii Syllectini che aveva fatto riprodurre in copia per il Museo di Salakta, prendendolo da quello originale, molto danneggiato, del teatro di Ostia.
Lo ricordiamo ammalato di cuore, tanto da non poter fare le scale di Palazzo Ciancilla a Sassari, dove aveva tenuto una conferenza a piano terra sull’architettura domestica romana in Africa proconsolare. Poi ci eravamo spostati per sentire la conferenza su Apuleio di Marcel Le Glay alla Camera di commercio.
Da allora abbiamo avuto tante occasioni di incontro diverse, a casa sua a Tunisi, nel suo museo di Thysdrus, presso i tre anfiteatri di El Djem.
Lascia il ricordo dolce di un amico vero, che non dimenticheremo
Attilio Mastino

Pubblicato da Amvppc. Agence de mise en valeur du patrimoine et de promotion culturelle. su Sabato 23 febbraio 2019

 

Habib Ben Hassen (31/12/1944 – 15/02/2019)

Con Habib Ben Hassen scompare un ricercatore, un collega, un amico con cui le équipes italiane in Tunisia e in particolare quella dell’Università degli studi di Cagliari hanno condiviso in tanti anni momenti importanti nella ricerca e indimenticabili nell’amicizia.
Di lui vogliamo ricordare dal punto di vista professionale la grande curiosità intellettuale, l’abnegazione per il suo lavoro e il suo alto senso del dovere che ne hanno fatto un eccellente funzionario, esempio per i più giovani.
Dal punto di vista personale il ricordo si fa più doloroso ed è difficile, in questo momento così duro, riuscire a esprimere compiutamente il nostro sgomento e il profondo dolore per la sua perdita. Ci stringiamo intorno a tutti coloro che gli hanno voluto bene, in primo luogo la signora Hana, Medhi e Rim che Habib ha amato profondamente.
Il professor Ben Hassen si è dimostrato negli anni un grande amico dell’Italia, della Sardegna e in particolare dell’Università degli Studi di Cagliari con cui ha collaborato ininterrottamente per circa 20 anni realizzando progetti, creando opportunità per i più giovani e facendo in modo che tutti noi ci trovassimo sempre ben accolti e a nostro agio in Tunisia.
Al suo affetto a volte un po’ ruvido e alla squisita accoglienza sua personale e della sua famiglia dobbiamo il fatto di avere sempre trovato a Tunisi, a Gammarth e a Oudhna un sentore di casa e il fatto di non esserci mai sentiti soli, ma circondati da amici sempre pronti a darci il loro aiuto e su cui poter contare in qualsiasi momento.
Il ricordo dell’affetto del prof. Ben Hassen per la Sardegna è per noi motivo di orgoglio e nello stesso tempo di rimpianto, nel prendere coscienza che Habib non potrà più venire qui ancora una volta da noi a trovarci in quella Sardegna e in quella Cagliari che amava tanto.
Grazie Habib, di tutto.

Antonio M. Corda

Pubblicato da Amvppc. Agence de mise en valeur du patrimoine et de promotion culturelle. su Lunedì 18 febbraio 2019