IL NUOVO PRESIDENTE ONORARIO E LA NUOVA PRESIDENTE DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA ITALIANA DI CARTAGINE

L’impresa  Camelot e la Commissione elettorale hanno comunicato i risultati delle votazioni di ieri per il rinnovo delle cariche della Società Scientifica Scuola Archeologica Italiana di Cartagine. Il numero dei votanti è stato davvero alto, formuliamo i complimenti agli eletti e auguriamo il successo che davvero meritano per il prossimo triennio.


Auguri alla nuova Presidente Anna Depalmas, al nuovo Presidente onorario Sergio Ferdinandi, ai consiglieri Alberto Gavini, Danila Artizzu, Bruno D’Andrea, Rossana De Simone, Giulio Lucarini, cui potrebbero aggiungersi a breve Massimo Botto e Giovanni Di Stefano. Auguri ai revisori Nico Pinna Parpaglia e Giovanni Usai. Grazie a tutti gli altri candidati che hanno dimostrato interesse e voglia di impegnarsi.
L’impegno maggiore è stato quello della commissione elettorale presieduta da Sergio Ribichini con Sergio Lazzarini ed Alessandro Teatini.
Grazie a tutti i soci, agli Enti che hanno sostenuto la Scuola in questi anni, alla commercialista Anna Cera, ai revisori Nico Pinna Parpaglia e Giovanni Usai, agli amici tunisini che hanno voluto esprimere le proprie preferenze.
In questi nove anni abbiamo avuto il privilegio di guidare una Scuola con un consiglio scientifico generoso, composto dal Presidente onorario Piero Bartoloni, dal segretario Sergio Ribichini, dal tesoriere Michele Guirguis, dai consiglieri Antonio Corda, Maria Antonietta Rizzo, Pier Giorgio Spanu, Alessandro Teatini, Lorenzo Nigro (preceduto da Savino Di Lernia). Ciascuno di loro è stato presente, propositivo, interessato a costruire un futuro diverso per le tante missioni italiane impegnate nel Nord Africa. Grazie agli Ambasciatori d’Italia e ai Direttori dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. Infine grazie ai delegati per la rivista Caster Antonio Corda con tutti i redattori e, per le Monografie e i dossier, a Paola Ruggeri ed ai suoi collaboratori.
La Scuola è stata una palestra per gli allievi, i borsisti, gli studenti; è stata la cornice nella quale sono apparse riviste, monografie, dossiers che continueranno e resteranno in futuro; è stato garantito il coordinamento tra gruppi di studiosi e tra discipline, senza steccati perché non esistono discipline ma problemi da risolvere, come già scriveva Karl Popper mezzo secolo fa. Gli Amministratori hanno tentato di operare con concretezza per indicare prospettive di sviluppo per la riva Sud del Mediterraneo. Hanno presentato le loro idee in seminari, convegni, incontri, conferenze, come con la “Saic Academy” o con “Alma Carthago”. Hanno costruito con la Biblioteca Moscati un ponte di libri tra Roma e Cartagine. Tutti sanno che molte cose si potevano fare meglio, ma con i piccoli mezzi a disposizione si può essere oggi soddisfatti e congedarsi con un sorriso, sicuri di aver trovato tanti amici e di poter continuare a lavorare in futuro per rispondere alle attese che si sono create. Se c’è una cosa che gli uscenti vorrebbero aver insegnato agli allievi e oggi trasmettere ai circa duecento soci è quello del rispetto reciproco, delle relazioni positive, del carattere operativo dell’impegno di ciascuno, convinti che solo grandi gruppi di studiosi potranno davvero cambiare il futuro di tutti. Il 23 aprile la SAIC presenterà al Museo Nazionale del Bardo di Tunisi un bilancio di quanto è stato fatto nel volume di Sergio Ribichini “Punica regna vides”, a breve in stampa.

Con i migliori saluti a tutti e gli auguri di buon lavoro ai nuovi eletti.