Uscito oggi on line (a breve in stampa presso la EDES di Sassari)
Il volume di Zohra Chérif rappresenta un’importante novità nell’ambito dell’attività editoriale legata alla SAIC – Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, in quanto segna la pubblicazione del primo numero dei “Dossier” che si affianca alla collana “Le Monografie della SAIC” (LMS). L’opera, con un aggiornamento bibliografico recente, è stata ampliata da un significativo saggio introduttivo a firma di Rosana Pla Orquín che contribuisce a inquadrare il tema affrontato nel più ampio e maturo quadro del rinnovato interesse per gli attori sociali dell’antichità anche in relazione al mondo fenicio e punico. Dalla quotidianità dell’ambiente domestico alla sacralità della sfera religiosa, fino all’intima evidenza restituita dalla dimensione funeraria, il lavoro di Zohra Chérif esplora una materialità che richiama le origini levantine dei Fenici ma che al tempo stesso restituisce l’immagine del centro urbano di Cartagine come quella di una realtà consolidata e allo stesso tempo in fieri, multiculturale e vivacemente inserita nella koinè mediterranea fino alla piena età romana. Il volume presenta oltre 300 oggetti in avorio e in osso, in faïence, in ceramica, in pasta vitrea ma anche in bronzo e in piombo che provengono in massima parte dalle prime ricerche effettuate nelle necropoli puniche da parte del padre Alfred Louis Delattre sul finire del secolo diciannovesimo, la cui eredità può essere oggi rivisitata e opportunamente contestualizzata anche grazie a questo lavoro. I reperti presentati in questa sede costituiscono uno straordinario corpus di materiali in buona parte inediti, che per la prima volta vengono catalogati e raccolti in forma organica.
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